giovedì 15 settembre 2016

Meditare avendo Cura di prendersi Cura




Un altro punto fondamentale per me nella meditazione è l’amorevolezza verso noi stessi.

Sì, è un lavoro duro, e proprio per questo è importante avere l’atteggiamento di chi si prende cura di un piccolo bambino che ancora non sa andare da solo. Un’attenzione di cura, di premura, di delicatezza, di sollecitudine, nei confronti di noi stessi che decidiamo di intraprendere questo percorso, questa ricerca faticosa.

A volte, nella disperata ricerca di qualcosa che le faccia star meglio, incontro persone che, con una determinazione rigida, e con tantissimo giudizio, si mettono sul cuscino a meditare. Ecco, questa modalità non ha un’intenzione di cura. È una risposta alla disperazione, è la ricerca di una via d’uscita, il più presto possibile. 

Non c’è rispetto dei propri tempi, non c’è amorevolezza.


Da qualche tempo lavoro con un paziente che presentava un disturbo ossessivo. Ovviamente non è stato difficile cominciare anche il percorso di meditazione: era cambiato l’oggetto dell’ossessione. Per un po' di tempo ho seguito il suo bisogno di avere una meditazione diversa ogni mese. Quando mi sono presa una pausa, lui ha trovato un corso di mindfulness, per averne di nuove. Al mio rientro di nuovo mi ha chiesto di praticarne un’altra. 
A quel punto gli ho risposto di ricominciare dalla prima, con sguardo nuovo, e di provare a notare quello che era cambiato, con la curiosità nei confronti del piccolo se stesso che sperimenta cose nuove, con la mente del principiante!
È stata una buona idea. Ha ricominciato, ha compreso.

Se un bambino piange, prima ancora di dargli da mangiare o cambiargli il pannolino, è importante prenderlo in braccio e rassicurarlo che ci siamo, entrare in contatto intimo e di cura. Così imparerà a fidarsi. 
Lo stesso atteggiamento è auspicabile nei nostri confronti, quando abbiamo a che fare con il lavoro faticoso e doloroso che possono essere la meditazione e la psicoterapia.

Non è possibile meditare con l’intenzione di sfamarti, ma puoi meditare sulla tua fame, capire da dove viene e qual è la sua direzione.


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